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La Basilicata

      Questa regione è molto montuosa e non ha veri e propri vitigni autoctoni, fatta esclusione per la Malvasia di Basilicata, sia in versione a bacca bianca che a bacca rossa.  A nord di Potenza c’è la più importante Doc lucana, la AGLIANICO DEL VULTURE (DM del 18/02/1971, GU n.129 del 22/05/1971), dove si usa l’AGLIANICO al 100%, un vitigno molto diffuso anche nelle vicine Puglia e Campania.

Aglianico
©VCR - Aglianico
basilicata
      Si hanno dei vini corposi e longevi, anche grazie ai sedimenti lasciati dal vulcano che sorgeva anticamente nella zona. Negli ultimi anni va sottolineato che da una vitivinicoltura artigianale si è passati a prodotti di qualità, grazie sopratutto ad alcuni produttori quali D’Angelo con il vino Canneto, ottenuto ovviamente con Aglianico in purezza, oppure Paternoster con il Don Anselmo, o Cantina del Notaio con La Firma.

      Altra Doc di più recente riconoscimento è la TERRA DELL’ALTA VAL D’AGRI (D.D.4-9-2003, GU n.214 del 15-9-2003), in un'area poco estesa ed ubicata tra Moliterno e Viggiano. Qui la produzione ricorre soprattutto a vitigni internazionali, MERLOT e CABERNET SAUVIGNON, con aggiunta della MALVASIA DI BASILICATA nella versione rosato.


LINK UTILI
 www.aglianicodelvulture.it
 www.terredellaltavaldagri.it
 www.basilicata.bancadati.it
 www.basilicatanews.info
 www.basilicatanet.it
 www.aptbasilicata.it



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8/11/2004 16.47